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L’IA nelle PMI per migliorare organizzazione e processi produttivi

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta portando una trasformazione significativa nelle PMI italiane, aprendo nuove possibilità di miglioramento dei processi aziendali. Questo articolo esamina il valore aggiunto che l’IA può offrire alle PMI, fornendo esempi pratici e dati statistici. Vengono esplorate le opportunità offerte dall’IA e le sfide connesse all’integrazione stabile e responsabile di questa tecnologia nei flussi organizzativi delle PMI italiane.

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale è oramai quotidiana. Non passa giorno, infatti, che non si legga di nuovi strumenti e funzionalità. Nessun prodotto o servizio ha mai avuto una crescita così dirompente e globale come l’’Intelligenza Artificiale.

L’AI sta rapidamente rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono i propri processi produttivi, organizzativi e comunicativi in ogni settore e ambito, dal sanitario al credito al consumo, dal terziario al commercio, dal legale al metalmeccanico.

Tutte le aziende hanno capito che l‘AI può portare enormi vantaggi in termini di efficienza, produttività e competitività sul mercato se utilizzata correttamente, in particolare per le PMI.

Esploreremo ora come le PMI italiane possano trarre vantaggio dall’adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale (AI) all’interno delle proprie attività, illustrando esempi concreti in diversi settori. Inoltre, analizzeremo dati statistici che evidenziano l’impatto positivo che l’IA ha già avuto sulle performance aziendali, non solo nel contesto nazionale, ma anche oltre i confini del nostro Paese.Infine, parleremo delle prospettive e dei problemi che le aziende italiane dovranno affrontare per integrare l’AI, in modo stabile e responsabile nel proprio flusso organizzativo.

La situazione attuale

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando le PMI italiane, offrendo opportunità di miglioramento dei processi aziendali. Questo articolo esplora il vantaggio dell’IA per le PMI, evidenziando esempi concreti e dati statistici. Si discutono le prospettive e le sfide nell’integrazione stabile e responsabile dell’IA nei flussi organizzativi delle PMI italiane.

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale è oramai quotidiana. Non passa giorno, infatti, che non si legga di nuovi strumenti e funzionalità. Nessun prodotto o servizio ha mai avuto una crescita così dirompente e globale come l’’Intelligenza Artificiale.

L’AI sta rapidamente rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono i propri processi produttivi, organizzativi e comunicativi in ogni settore e ambito, dal sanitario al credito al consumo, dal terziario al commercio, dal legale al metalmeccanico.

Tutte le aziende hanno capito che l‘AI può portare enormi vantaggi in termini di efficienza, produttività e competitività sul mercato se utilizzata correttamente, in particolare per le PMI.

Vediamo dunque come le PMI italiane possono trarre beneficio dall’adozione di soluzioni di AI al proprio interno, con esempi concreti nei diversi settori. Analizzeremo anche alcuni dati statistici, che dimostrano l’impatto positivo che l’AI ha già avuto sulle performance aziendali di molte realtà anche fuori dal nostro Paese.
Infine, parleremo delle prospettive e dei problemi che le aziende italiane dovranno affrontare per integrare l’AI, in modo stabile e responsabile nel proprio flusso organizzativo.

La situazione attuale

Secondo recenti studi, meno del 5% delle PMI italiane ha implementato ad oggi soluzioni di AI.

Con ogni probabilità, la situazione è destinata a cambiare rapidamente, in quanto gli ultimi rapporti risalgono a fine 2022, mentre il vero boom dell’AI si è verificato a fine 2023 con l’arrivo di Chat GPT sul mercato.

dati variano in base al target dell’azienda di riferimento: più ci spostiamo verso grandi aziende e multinazionali, più gli investimenti sulla AI crescono esponenzialmente.
Gli Stati Uniti, la Cina e la Germania sono i Paesi con gli investimenti aziendali maggiori nella AI.
Sebbene l’Italia sia ancora indietro, sappiamo che anche da noi il processo è in atto.

Cosa può portare alle PMI l’Intelligenza Artificiale

Se partiamo dalla considerazione che l’AI può efficientare significativamente i processi produttivi, ridurre gli sprechi, velocizzare i flussi di lavoro, automatizzare attività e controlli e migliorare la qualità dei servizi, capiamo perché l’AI può essere particolarmente vantaggiosa per le PMI.

Infatti, le PMI hanno spesso budget limitati per l’innovazione digitale rispetto alle grandi aziende e, in sostanza, hanno meno risorse da dedicare allo sviluppo dell’innovazione rispetto alle multinazionali.

Da quando è stata resa “democratica” nell’accesso e fornisce benefici a tutti, l’Intelligenza Artificiale è una soluzione conveniente per automatizzare processi, ottimizzare le operazioni e migliorare il servizio clienti, senza dover prevedere investimenti iniziali significativi.

Insomma, le persone e le aziende ora possono entrare nell’innovazione digitale grazie all’AI. Sarebbe un vero peccato non sfruttare questa nuova e potente opportunità.

Esaminiamo, dunque, i vantaggi reali che possono derivare dall’implementazione di soluzioni di IA per le piccole imprese italiane.

Partiamo da come l’AI può migliorare significativamente l’efficienza e la produttività di un’azienda, grazie all’automazione di attività ripetitive che non graverebbero più sui dipendenti.

Pensiamo ai chatbot per la gestione automatica delle richieste dei clienti on line, o anche telefoniche: questi assistenti virtuali intelligenti risolvono oggi egregiamente tutte le esigenze di un customer service.

Pensiamo anche a come l’Intelligenza Artificiale può reagire più velocemente ai cambiamenti del mercato – come i gusti degli acquirenti – apportando automaticamente modifiche alla produzione, rendendo i processi decisionali e produttivi più veloci e flessibili. In altre parole, le aziende che forniscono prodotti o servizi al grande pubblico possono essere in grado di conoscere in tempo reale cosa cerca il pubblico e se queste preferenze stanno cambiando, quindi possono adattarsi per soddisfare tali esigenze. Ciò consente alle piccole e medie imprese di essere più agili e pronte ad adattarsi ai cambiamenti.

Oggi le PMI possono prendere decisioni aziendali più strategiche e informate grazie alla capacità del machine learning di analizzare grandi quantità di dati, o big data, identificando modelli e tendenze che sarebbero difficili da identificare per gli esseri umani.

In sostanza, oggi l’AI è accessibile a tutti, a prescindere dalla dimensione e dal budget dell’azienda; in passato era limitato alle multinazionali con grandi budget e strumenti di analisi.
Per quanto riguarda le previsioni, l’attività predittiva dell’AI è uno dei suoi punti di forza: pertanto, le PMI possono oggi prevedere con precisione le dinamiche della domanda e dell’offerta in un mercato specifico. Ciò consente loro di pianificare con anticipo la gestione del magazzino e la produzione, riducendo così l’accumulo, gli sprechi e i ritardi. Non è male, che dite?

I vantaggi per il marketing delle PMI

Dalle vendite e il marketing, alla supply chain, fino alle finanze e alle risorse umane, l’AI ha il potenziale per cambiare quasi ogni aspetto di un’azienda.

Se entriamo nel settore del marketing, dove le PMI spesso non hanno grandi budget e sicuramente non sono paragonabili alle multinazionali, il divario tra le due si è ridotto grazie all’AI, che consente ai propri clienti di ricevere esperienze altamente personalizzate, di interagire individualmente, di essere tempestivi e di curare la relazione in ogni fase della relazione di acquisto, dalla sollecitazione con suggerimenti mirati alla gestione delle fasi cruciali.

L’AI può creare relazioni personalizzate con i clienti in base ai loro acquisti precedenti e creare sistemi di raccomandazione per siti e-commerce in grado di prevedere i prodotti e i servizi più interessanti per ogni cliente, un’attività che prima era limitata ai grandi retailer dell’e-commerce. Pensiamo a piattaforme di marketing automation dotate di intelligenza artificiale che possono segmentare la clientela e adattare campagne marketing su larga scala, oppure a sistemi di gestione della catena di approvvigionamento, che possono ottimizzare la logistica, il magazzino e la produzione in tempo reale, riducendo anche gli stock di merce.

I settori delle PMI

Il numero di settori in cui l’AI può davvero portare benefici in termini di produttività ed efficientamento è praticamente infinito.
Pensiamo all’agricoltura, dove sensori IoT, droni e trattori a guida autonoma raccolgono dati sulle colture per consentire una gestione più efficiente ed eco-sostenibile.

Il settore legale utilizza soluzioni di revisione dei contratti automatizzate che riducono i tempi e i costi e potremmo andare avanti con lunghi elenchi.

Dati e statistiche sull’impatto dell’IA

Vari studi confermano i tangibili benefici dell’AI per le aziende di tutte le dimensioni. Una ricerca di McKinsey afferma che le PMI possono ottenere un aumento dei profitti fino al 16% se adottano almeno una tecnologia AI al proprio interno.

In un altro studio condotto da MIT Sloan Management Review su oltre 3000 aziende, è stato scoperto che le aziende che hanno iniziato a utilizzare l’AI hanno avuto performance di fatturato superiori del 32% rispetto ai concorrenti che hanno avuto un tempo più lungo per implementare queste tecnologie.
Grazie ai risparmi sui costi e ai guadagni di efficienza, le aziende che implementano soluzioni di automazione dei processi robotici (RPA) ottengono in media un ritorno sull’investimento del 20-30%.

Anche le previsioni di mercato indicano che gli investimenti delle aziende in AI stanno aumentando rapidamente: si prevede che entro il 2024 la spesa globale dell’AI nel settore imprese aumenterà dai 50 miliardi di dollari del 2020 ai 110 miliardi di dollari.

PMI e AI: com’è la situazione in altri Paesi?

L’Italia, come abbiamo visto, è rimasta un po’ indietro, anche se le cose stanno migliorando rapidamente.

Una ricerca condotta da Microsoft mostra che, rispetto al 48% delle grandi imprese in Europa, solo il 37% delle PMI utilizza una qualche tecnologia di AI. La Germania è la più avanti con il 61%, seguita dal Regno Unito (47%), Francia (41%), Italia (26%) e Spagna (25%).

Anche se la maggior parte delle PMI italiane prevede di adottare l’AI entro 3 anni, solo il 12% aveva implementato almeno una soluzione di AI nel 2020, secondo i dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.

Tuttavia, le imprese italiane sono consapevoli del potenziale dell’AI: lo studio ha rilevato che i tre principali vantaggi attesi sono stati un aumento della produttività (per il 53% delle PMI), un miglioramento dell’esperienza del cliente (per il 51% delle PMI) e l’acquisizione di informazioni utili per le decisioni aziendali (46% delle PMI).

Ci sono, tuttavia, ancora molte sfide da superare. Le principali sfide, secondo gli esperti, sono le preoccupazioni sulla cybersecurity, la mancanza di competenze e la consapevolezza delle opportunità offerte dall’AI.

Le associazioni di categoria e le istituzioni possono aiutare a diffondere la cultura e le competenze digitali necessarie, mentre le istituzioni possono supportare le imprese che investono in tecnologie 4.0, inclusa l’AI, offrendo credito d’imposta.

Infine, è più facile per le PMI accedere a soluzioni di AI personalizzate attraverso collaborazioni con startup e centri di ricerca.

Siamo certi che nei prossimi anni l’Intelligenza Artificiale sarà uno dei principali driver di trasformazione e innovazione per le PMI italiane.
Investire in formazione, costruire una cultura aziendale orientata al digitale e adottare una strategia lungimirante per implementare l’AI saranno fondamentali per massimizzare i benefici.

Le PMI che saranno in grado di sfruttare questa opportunità tecnologica avranno un vantaggio significativo rispetto ai concorrenti che sono più lenti a trasformarsi.

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