Report di Sostenibilità e Responsabilità: Cosa Fare per Evitare Sanzioni

Con l’arrivo del 2025, le imprese sono chiamate a confrontarsi con nuove e stringenti normative in materia di rendicontazione della sostenibilità. Dopo il primo anno di obbligo di rendicontazione per gli enti di interesse pubblico rilevanti, ora tocca alle grandi imprese, che dovranno rendicontare il 2025 entro il 2026, come previsto dalla Direttiva UE 2022/2464 e dal D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125.

I Nuovi Obblighi Normativi

La normativa richiede il rispetto di standard elevati e dettagliati, come gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che prevedono:

  • Informazioni obbligatorie: descrizione del modello di business, strategia, procedure di due diligence, impatti negativi sulla catena del valore e altri elementi previsti dall’art. 3 del D.Lgs. 125/2024.
  • Attestazione del revisore di sostenibilità: un professionista che verifica la conformità del report agli standard ESRS e agli obblighi della Tassonomia UE (art. 8 reg. UE 2020/852).
  • Integrazione nel bilancio: la rendicontazione deve essere inclusa nella relazione sulla gestione, insieme alla relazione di attestazione.
  • Nuovo sistema sanzionatorio: previsto dall’art. 10 del D.Lgs. 125/2024, con sanzioni pecuniarie e amministrative per le imprese inadempienti.

 

Le Sfide della Sostenibilità

La predisposizione di un report di sostenibilità richiede un mix di competenze tecniche, gestionali e strategiche. Le imprese devono adottare un approccio multidisciplinare, coinvolgendo esperti di ambiente, diritto, aziendalisti e professionisti della comunicazione. È indispensabile l’uso di strumenti digitali avanzati per raccogliere, analizzare e verificare i dati ESG.

Cosa comporta una mancata preparazione?

  • Sanzioni significative: previste dall’art. 10 del D.Lgs. 125/2024.
  • Danni reputazionali: la pubblicazione delle inadempienze da parte delle autorità e la diffusione mediatica possono minare la fiducia di investitori e stakeholder.
  • Rischi legali e governance: potenziali cause legali e impatti negativi sulla gestione aziendale.

 

Agire Ora: Le Priorità

Per le imprese neofite della materia, è fondamentale agire subito, poiché implementare un sistema efficace può richiedere anni di lavoro, non pochi mesi. Tra le priorità operative:

  1. Creazione di un team ESG: definire ruoli chiari e competenze specialistiche.
  2. Monitoraggio dei dati: implementare un sistema di tracciabilità per garantire accuratezza e trasparenza.
  3. Audit interno preliminare: individuare le lacune esistenti e pianificare azioni correttive.
  4. Consulenza esterna: coinvolgere esperti per supportare l’adeguamento normativo.

 

Il Tempo è Essenziale

L’urgenza di prepararsi non può essere sottovalutata. Ritardare l’organizzazione e l’implementazione dei processi espone le imprese a rischi elevati. Il report di sostenibilità non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta un’opportunità per dimostrare l’impegno aziendale verso la trasparenza e la sostenibilità, guadagnando fiducia e credibilità sul mercato.

Agire ora significa proteggere il futuro dell’impresa e garantire una transizione sostenibile.

 
 

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