Revisione del sistema degli incentivi alle imprese
Il Governo compie un passo decisivo verso la semplificazione e il riordino del sistema nazionale degli incentivi con lo schema di decreto legislativo sul "Codice degli incentivi", redatto in attuazione dell’articolo 3, commi 1 e 2, lettera b), della legge 160/2023. Il testo, bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, pone le basi per un testo normativo unico che raccolga, razionalizzi e renda più efficiente l’intero sistema agevolativo italiano, oggi disperso e frammentato.
Un testo unico per una disciplina coerente
Il nuovo Codice degli incentivi sarà un testo normativo di riferimento per tutti i soggetti che esercitano un’attività economica, a prescindere dalla loro forma giuridica. L’obiettivo è coordinare in un unico corpo le norme di carattere generale che regolano gli incentivi fiscali, contributivi e finanziari, rendendo il sistema più trasparente, accessibile e programmato.
Tra le principali novità:
Applicazione generalizzata anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, nel rispetto dei rispettivi statuti;
Razionalizzazione delle misure esistenti e armonizzazione tra diversi livelli istituzionali;
Integrazione delle agevolazioni fiscali e contributive in un quadro coerente;
Aggiornamento delle norme sulla revoca dei benefici e introduzione di nuove disposizioni in materia.
Semplificazione e accesso più snello
Uno dei punti cardine della riforma è la semplificazione delle procedure di accesso e rendicontazione. Il Codice prevede, infatti, l’introduzione del "Programma degli incentivi", strumento di pianificazione che garantirà trasparenza e conoscibilità dell’offerta agevolativa. Ciò dovrebbe ridurre gli oneri per le imprese e favorire un approccio più strategico all’utilizzo dei fondi pubblici.
Cause generali di esclusione
Il nuovo Codice definirà cause generali di esclusione dagli incentivi, in un’ottica di rigore e legalità. Tra queste:
Condanne per determinati reati, sul modello del Codice degli appalti;
Irregolarità contributive (DURC), la cui verifica sarà anticipata alla fase di accesso per evitare rallentamenti successivi.
Controlli e valutazione lungo tutto il ciclo di vita dell’incentivo
Il decreto introduce una valutazione sistematica – ex ante, in itinere ed ex post – degli incentivi erogati, per assicurare decisioni fondate su dati concreti e misurabili. L’intervento pubblico sarà orientato ai risultati, promuovendo una spesa più efficiente e finalizzata.
Delocalizzazione e tutela dell’occupazione
Il Codice conterrà anche una revisione unificata della normativa nazionale sulla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, con l’obiettivo di garantire coerenza e tutela degli interessi pubblici lungo tutta la durata dell’intervento agevolativo.
La nascita di un Codice unico degli incentivi rappresenta un’importante svolta per il sistema economico italiano. Un passo atteso da anni, che punta a semplificare, razionalizzare e rendere più accessibile l’intera offerta agevolativa a beneficio di imprese, professionisti e investitori. L’attuazione concreta sarà fondamentale per valutarne l’efficacia. Ma il segnale, oggi, è chiaro: più efficienza, più trasparenza, più risultati.
Commercialista Aversa
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