Superbonus: le novità introdotte dal Decreto Salva Spese

Il Decreto Salva Spese, convertito in legge il 20 febbraio 2024, introduce diverse novità per il Superbonus, l’agevolazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione sismica degli edifici.

Clausola di salvaguardia:

  • Confermata la clausola di salvaguardia per i cantieri in corso che beneficiano del Superbonus 110% o 90%.
  • La clausola non si applica a chi fruisce del Superbonus direttamente in dichiarazione.

 

Contributo per i cittadini con redditi bassi:

  • Introdotto un contributo a fondo perduto per i soggetti con reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro che eseguono interventi agevolati sui condomini.
  • Il contributo è pari al 70% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

 

Novità per le opzioni sconto in fattura/cessione del credito:

  • Per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici nelle zone sismiche 1, 2 e 3, la possibilità di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito è limitata agli interventi per i quali è stata presentata la richiesta del titolo abilitativo entro il 29 dicembre 2023.

 

Polizza assicurativa obbligatoria per i Comuni dei crateri sismici:

  • Obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati agli immobili da calamità naturali ed eventi catastrofali per i contribuenti che usufruiscono della detrazione al 110% per interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici a far data dal 1° aprile 2009.

 

Doppia stretta per il bonus barriere architettoniche:

  • Restrizione dell’ambito oggettivo dell’agevolazione, che a partire dalle spese sostenute dal 30 dicembre 2023, viene limitata agli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente: scale, rampe, ascensori, servo-scala, piattaforme elevatrici.
  • Introduzione dell’obbligo di asseverazione tecnica e del pagamento delle spese agevolate con bonifico parlante.
  • Blocco delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, ad eccezione di:
    • condomini, in relazione a interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
    • persone fisiche, in relazione a interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

 

Le nuove disposizioni non si applicano alle spese sostenute in relazione agli interventi per i quali in data antecedente al 30 dicembre 2023:

  • è stata presentata la richiesta del titolo abilitativo;
  • per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.

 

Conclusioni:

Il Decreto Salva Spese introduce diverse novità per il Superbonus, con l’obiettivo di semplificare il sistema e di evitare frodi. Le nuove disposizioni sono in vigore dal 21 febbraio 2024.

Per maggiori informazioni, consultare il testo del Decreto Salva Spese.

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